Regione Lombardia, con la collaborazione di ADI, Associazione per il Disegno Industriale e di Fondazione FAAR-Centro Studi CSAR, ha promosso nell’estate del 2004 un concorso aperto a giovani designer volto alla progettazione del marchio (immagine grafica e logo) identificativo dei musei e delle raccolte museali riconosciuti da Regione Lombardia.
La Giuria, composta da rappresentanti di Regione Lombardia e da esperti esterni, ha aggiudicato il primo premio a Antonella Narcisi e Andrea Siva, dello Studio Narcisiva di Milano.
Il marchio certifica la qualità raggiunta dai musei lombardi e riconosce che essi si caratterizzano come luoghi di produzione e diffusione della cultura e come servizi pubblici che “compiono ricerche sulle testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisiscono, le conservano, le comunicano e soprattutto le espongono a fini di studio, di educazione e di diletto” (definizione ICOM - International Council of Museums, 2007).
Il riconoscimento assume valenza e visibilità nazionali e internazionali. Il marchio è destinato a essere esposto nei musei e raccolte museali lombardi, utilizzato in tutte le iniziative di comunicazione, inserito in pubblicazioni, cataloghi e materiali promozionali accanto al marchio del museo o raccolta museale.
La sua creazione e assegnazione è parte di un più ampio programma di valorizzazione degli istituti museali riconosciuti.
Elementi e genesi del marchio
Il Marchio per i Musei e per le Raccolte Museali riconosciuti da Regione Lombardia morfologicamente nasce dal marchio Regione Lombardia, dalla cui materia grafica si sottrae per aggregarsi nuovamente e dar vita ad un simbolo dal forte significato grafico.
Un marchio che ha la sua forza nel suo stesso essere segno: un punto esclamativo che grida, che punta l’accento.
Un simbolo in grado di “parlare”, di alzare il tono di voce per catturare l’attenzione, in cui riconosciamo un forte potenziale: un segno che diviene una sorta di “sigillo di qualità”, un segno capace di sottolineare ed evidenziare questa qualità, gridandola.