Nel 1926 Enrico Butti decise di donare la propria gipsoteca al comune di Viggiù, consentendo di salvare un notevole patrimonio di gessi che, secondo l'uso dell'artista, sarebbero stati distrutti. L'edificio fu costruito appositamente e la disposizione delle opere, in origine, fu studiata dallo stesso Butti. Nel 1964 all'edificio fu aggiunta una sala con Il minatore, i rilievi del monumento a Verdi ed altri lavori. Il riallestimento del 1975-76 seguì la ristrutturazione complessiva dell'edificio.
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